Review party "La pergamena perduta" di Lorenzo De' Medici


Hello readers! Eccomi con una nuova recensione. Oggi tocca alla tappa del review party "La pergamena perduta" di Lorenzo De' Medici, edito da Newton Compton editori. Siete curiosi di andare a scoprire questo grande romanzo storico? Bene, al solito iniziamo con la trama!

SINOSSI: Da migliaia di anni una tavola dal valore inestimabile nasconde uno dei segreti più ambiti dall’uomo: la formula dell’eterna giovinezza. Il prezioso oggetto è stato nascosto e protetto per molto tempo dalla storia, che ne ha fatto dimenticare persino l’esistenza. Adesso, però, qualcuno intende recuperarlo ed è disposto a tutto per impossessarsene e decifrare il misterioso testo che è inciso nella pietra. Nel corso dei secoli la tavola è passata di generazione in generazione, segnando il destino di molte persone in una lunga spirale di intrighi e morte: come quello di Yagurum, un bambino vissuto mille anni prima della nascita di Cristo; di Fiammetta, giovane amante di un camerlengo nella Roma rinascimentale; di Alex Kasakian, informatico squattrinato e di Ann Carrington, brillante insegnante universitaria, esperta di linguaggi antichi.



ABOUT THE AUTHOR:

Nasce a Milano nel 1951, cresce in Svizzera e attualmente vive in Spagna. Le sue opere sono state pubblicate in 17 Paesi. Scrive per giornali e riviste in Germania, Svizzera e Spagna. Presenta una serie di documentari storici per la televisione tedesca. 



E' stato definito "un romanzo intrigante, dalla scrittura chiara e senza fronzoli" "La pergamena perduta" si apre nella Costa orientale del Mediterraneo, Antico regno di Ugarit, anno 1330 a.C. ma che cosa lega Yagurum, un bambino vissuto secoli prima di Cristo, Fiammetta, Ann e  Alex?
Un mistero che tormenta generazioni interne; la ricerca dell'eterna giovinezza.
Ann Carrington, giovane donna sola, di quarantun anni e di bell'aspetto, bionda, alta e snella, è la nostra prima protagonista. Forse è lei il personaggio con cui ho legato di meno in quanto l'ho trovata un po' piatta e priva di determinazione, ma ovviamente "a ognuno le sue caratteristiche". Sembra essere una giornata tranquilla come le altre, quando Ann viene a conoscenza dalla sua vicina, la signora Warwick, che la piccola dei Cohen, è stata portata in ospedale, per aver trovato un oggetto di natura non identificata che poi gli è esploso tra le mani.
BOMBA CARTA.
Ma quando l'agente dell'FBI chiede ad Anna e alla Warwick se abbiano dei nemici, lei proprio non sa rispondere. Cosa centra in questa storia? Chi potrebbe avercela così tanto con lei e quale sarebbe il nesso con i Cohen?
Così l'autore ci porta indietro nel tempo, a qualche tempo prima della fantomatica esplosione.
Ecco l'introduzione di un nuovo personaggio, Fiammetta.
Premetto che la sua storia mi ha rapita e affascinata, una donna con un gran personalità e carattere.
Roma, 1521. Fiammetta, dai capelli color ebano, è una ragazza di ventiquattro anni (anzi, qualcuno gliene dava pure di meno) gioviale, sorridente e sempre positiva, in grado di reggere qualsiasi brutta notizia.
La sua vita, si intreccia con quella del cardinal Armellini,nulla di più rischioso. L'ecclesiastico più potente e disprezzato, e lei era la sua amante.
Fiammetta nasconde un segreto, un potente e inaccessibile segreto. Ma quale sarà il nesso tra lei, Yagurum e Ann?
Barcellona, Spagna 2010. Alex Kasakian, un povero informatico squattrinato. Tutto comincia quando trova la lettera di un notaio nella cassetta della posta... cosa accadrà nella sua vita?

Un vortice di mistero ed enigma avvolge tutto il romanzo. All'inizio le varie vicende sembrano non avere un nesso logico, sembra a tratti impossibile trovare un qualcosa che possa collegare situazioni a distanza di secoli. Le storie ci appaiono come delle tesserine, buttate così, a casaccio, ma che poi, proprio come in un grande puzzle, riunite e assemblate in maniera corretta, ci portano alla risoluzione e far apparire l'immagine chiara e definita.
Il ritmo della storia è veloce, tranne in alcune parti, forse quelle legate di più ad Ann dove è andato leggermente a rilento, ma potrebbe essere un escamotage per dare un attimo di pausa a quel filo conduttore di intrigo che è presente in tutto il romanzo.
Il linguaggio è abbastanza formale, il testo risulta di facile comprensione e fluido.
Proseguendo con la storia cresce le interesse per le singole storie, in definitiva è un buon romanzo storico e vale la pena acquistarlo!! Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento qui sotto!

Commenti

  1. Lo sto tuttora leggendo, il mio ed-reader mi dà il 41% di copertura al momento.
    La vicenda è intrigante, poi a me i thriller storici piacciono molto, e questo dimostra di essere costruito bene. Anche se siamo quasi a metà e le tessere del mosaico, costruite in tre fasi temporali differenti più il prologo antichissimo, dunque quattro, non accennano ancora a tentare di riunirsi, e questo mi fa temere un improvviso precipitare, che non potrebbe che nuocere alla trama complessiva... però si intuisce un bel lavoro di documentazione, niente sembra lasciato al caso, pure, ripeto, in un senso di "rilassatezza" del plot...
    Solo, problema per me, l'editing.
    Perché parliamoci chiaro, il libro non è scritto così bene, dal punto di vista dell'uso della lingua, della ricchezza di vocabolario (malgrado qualche utilizzo di termini un po' più ricercati che tuttavia ho trovato anche fuori luogo), di artifici come la ripetitività ampollosa di nomi cognomi qualifiche a ogni azione attribuita a un soggetto, e la frequentissima ripetizione della stessa parola o dello stesso verbo nel medesimo periodo.
    Un editing che snellisse e rinfrescasse un attimo no, eh?
    E comunque, ripeto, mi piace

    RispondiElimina
  2. Lo sto tuttora leggendo, il mio ed-reader mi dà il 41% di copertura al momento.
    La vicenda è intrigante, poi a me i thriller storici piacciono molto, e questo dimostra di essere costruito bene. Anche se siamo quasi a metà e le tessere del mosaico, costruite in tre https://livingamongthebookspage.blogspot.com/logout?d=https://www.blogger.com/logout-redirect.g?blogID%3D2361148813631739820%26postID%3D1674700249836546922fasi temporali differenti più il prologo antichissimo, dunque quattro, non accennano ancora a tentare di riunirsi, e questo mi fa temere un improvviso precipitare, che non potrebbe che nuocere alla trama complessiva... però si intuisce un bel lavoro di documentazione, niente sembra lasciato al caso, pure, ripeto, in un senso di "rilassatezza" del plot...
    Solo, problema per me, l'editing.
    Perché parliamoci chiaro, il libro non è scritto così bene, dal punto di vista dell'uso della lingua, della ricchezza di vocabolario (malgrado qualche utilizzo di termini un po' più ricercati che tuttavia ho trovato anche fuori luogo), di artifici come la ripetitività ampollosa di nomi cognomi qualifiche a ogni azione attribuita a un soggetto, e la frequentissima ripetizione della stessa parola o dello stesso verbo nel medesimo periodo.
    Un editing che snellisse e rinfrescasse un attimo no, eh?
    E comunque, ripeto, mi piace

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